Pagina Principale

Matematica e Fisica per l'Economia

“ sarà nostro scopo ultimo l'illustrare il rinnovamento che il concetto tradizionale delle leggi statistiche deve subire in conseguenza del nuovo indirizzo seguito dalla fisica contemporanea ” ... “ è importante quindi che i principi della meccanica quantistica abbiano portato a riconoscere (oltre ad una certa assenza di oggettività dei fenomeni) il carattere statistico delle leggi ultime dei processi elementari. Questa conclusione ha reso sostanziale l'analogia tra fisica e scienze sociali, tra le quali è risultata un'identità di valore e di metodo .”
E. Majorana

“Il vero economista deve possedere una rara combinazione di talenti. In qualche misura deve essere un matematico, uno storico, un uomo di stato e un filosofo"
John Mainard Keynes

Naturalmente, anche oggi, un sovrano onnipotente domina tutti i lavoratori e le lavoratrici: il capitale. Ma la forma che assume questa sovranità del capitale non è dispotismo, ma anarchia. Ed è proprio questa anarchia responsabile del fatto che l'economia della società umana produce risultati misteriosi e imprevedibili per le persone coinvolte. La sua anarchia è ciò che rende la vita economica dell'umanità qualcosa di sconosciuto, estraneo, incontrollabile, le cui leggi dobbiamo trovare nello stesso modo in cui analizziamo i fenomeni della natura esterna. ... L'analisi scientifica deve scoprire ex post quella finalità e quelle regole che governano la vita economica umana che la pianificazione consapevole non le ha imposto in anticipo.
Rosa Luxemburg, What is Economics?

“La crisi finanziaria: come si sono smarriti gli economisti. Due premi Nobel e oltre 2000 firmatari sostengono che gli economisti hanno scambiato la bellezza matematica per la verità economica.
I firmatari hanno firmato una petizione sul Web a sostegno di un articolo del premio Nobel Paul Krugman, dicendo: "Pochi economisti hanno visto arrivare la nostra crisi attuale, ma questo fallimento predittivo è stato l'ultimo dei problemi del campo. Più importante era la cecità della professione alla possibilità stessa di fallimenti catastrofici in un'economia di mercato ... la professione economica si è smarrita perché gli economisti, come gruppo, hanno scambiato la bellezza, vestita di matematica dall'aspetto impressionante, per verità. . . .”

From Geoffrey M. Hodgson, The Business School, University of Hertfordshire, Hatfield, Hertfordshire AL10 9AB, UK, October 23, 2009,

«È incredibile che si sappia così poco di come si diventa ricchi o poveri, che siano così oscuri i motivi per cui si può vivere negli agi e in buona salute, oppure in miseria e in malattia. I mercati finanziari sono le macchine in cui si decide gran parte del benessere dell’umanità… Barcolliamo tra una crisi e l’altra. In un mondo collegato tutto in rete, lo scompiglio in un certo mercato si diffonde istantaneamente a tutti gli altri, ma abbiamo solo idee vaghe riguardo alle cause del fenomeno e alle possibilità di controllarlo. Le nostre conoscenze sono così limitate che non facciamo ricorso alla scienza, ma agli sciamani. Affidiamo il controllo dell’economia mondiale a un gruppo di anziani, i direttori delle banche centrali. Non capiamo che cosa fanno né perché lo fanno, ma abbiamo una fiducia cieca nella loro capacità di indurre in qualche modo gli spiriti dell’economia a mandarci il sole e la pioggia e a salvarci dal gelo e dalla pestilenza del mondo finanziario»
(Mandelbrot-Hudson, Il disordine dei mercati, Einaudi, 2005).